Viadotto di Poggio dei Pini: le tre opzioni non convincono, si valuta opzione zero.
- Franco Magi
- 9 ott
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E’ durata più di tre ore la conferenza di servizi indetta dalla Regione Sardegna per identificare una delle tre opzioni per l’attraversamento del Rio San Gerolamo, in coda al lago di Poggio dei Pini.
Alla riunione, presieduta dall’ing. Felice Mulliri (Assessorato Ambiente), hanno partecipato i numerosi progettisti, l’ufficio del Commissario regionale, il Genio civile, l’Adis, la Tutela del Paesaggio della Regione, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna (Ministero della Cultura) ed altri.
Dopo una breve sintesi dell’ufficio del Commissario, i progettisti hanno illustrato le tre opzioni previste, privilegiando la terza opzione (viadotto con ponte ad arco estradossato) del costo di 15 milioni di euro.
Ha quindi preso la parola il Sindaco del Comune di Capoterra arch. Beniamino Garau, che ha in primo luogo ricordato la straordinaria bellezza paesaggistica dell’area – orgoglio della Comunità capoterrese – affermando che l’unica ipotesi condivisibile da parte del Comune, come concordato con la Regione, risulta essere la opzione 2 (due piccoli ponti), ma senza la devastazione del canyon artificiale a monte, di cui il comune non era a conoscenza e che comprometterebbe in modo irrimediabile paesaggio ed ambiente.
Il Sindaco ha poi suggerito di valutare l’ipotesi di realizzazione di vasche di laminazione a monte, per ridurre il rischio (ed i dimensionamenti delle opere) a valle.
Ha preso poi la parola il presidente del Consiglio comunale Franco Magi, che ha ringraziato il Sindaco e condiviso in pieno le sue riflessioni, confermando che l’unica opzione percorribile sarebbe la 2, ma senza alcuna realizzazione di qualsivoglia canyon artificiale con l’utilizzo perfino di esplosivi.
Magi ha inoltre affermato che dall’opzione 3 ci si sarebbe aspettati, vista la bellezza e sensibilità del sito, un progetto architettonico unico, e non un anonimo ponte ad arco estradossato identico ad altre centinaia presenti nelle aree urbane in tutto il globo.
Peraltro, ha proseguito Magi, quando l’ing. Pierluigi Nervi ha progettato la splendida Ambasciata brutalista di Brasilia, ovvero la sala Nervi del Vaticano, non ha copiato un qualsivoglia altro progetto ma lo ha appositamente ideato, modellando sapientemente il cemento, trasferendosi perfino in loco nelle fasi di esecuzione. Il rappresentante della tutela del paesaggio regionale ha ricordato ai presenti che il vincolo che insiste su Poggio dei Pini è di Parco naturale, ben più incisivo di quello della “Galassi”.
Ma la vera doccia fredda è arrivata dal rappresentante del Ministero della Cultura arch. Paolo Margaritella (che esprime parere vincolante) che ha affermato “non sono sufficienti tre alternative, serve trovarne altre”. Il delegato della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna ha inoltre aggiunto in modo assai determinato che “l’impatto con lo sbancamento dell’alveo (opzione 2) non è percorribile”.
A conclusione della riunione l’ing. Felice Mulliri ha invitato i proponenti ad approfondire la soluzione zero (nessuna opera invasiva, telecontrollo e sistema di protezione civile).




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