Cala d'Orri mai edificabile
- Franco Magi
- 1 giorno fa
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CALA D’ORRI MAI EDIFICABILE. LE NTA: “OBBLIGO VOLUMETRIE LUNGO LA SS 195” – GAFFE DI PEPPO BIGGIO, CHE IGNORA LE PIU’ ELEMENTARI NORME URBANISTICHE. IL GRUPPO “POGGINI PER POGGIO SI “CHIUDE”, PER EVITARE ALTRE BRUTTE FIGURE.

Ricorderete tutti la bufala delle volumetrie della “spiaggia” di Cala d’Orri, che spiaggia non è, poiché si tratta di aree retrostanti la stessa (invero, tutti sappiamo che nessuna spiaggia può essere privata, perché per legge appartiene al demanio pubblico).
Così come ricordiamo tutti la superficialità con la quale l’ing. Peppo Biggio – autodefinitosi urbanista – cercava (inutilmente) di convincere i presenti all’assemblea sull’abnorme incremento di valore delle aree di proprietà della Cooperativa Poggio dei Pini a Cala d’Orri, dimentico che per 60 anni sono rimaste abbandonate e terra di nessuno.
Non possiamo dimenticare le lacune giuridiche dell’ing. Biggio, che incredibilmente riteneva che la Giunta comunale avesse competenza ad approvare le varianti urbanistiche (anche l’ultimo Consigliere comunale di Baradili saprebbe che la competenza è del Consiglio comunale, e non dell’esecutivo), quasi che il Consiglio comunale di Capoterra potesse deliberare invio di truppe in Ucraina o ratificare accordi internazionali (di competenza del Parlamento).
Ebbene, la conferma che le aree di proprietà della Cooperativa Poggio dei Pini rimarranno sempre prive di volumetria è doppiamente contenuta nelle Norme Tecniche di Attuazione della variante, laddove in modo incontrovertibile viene normato che “le volumetrie realizzabili devono concentrarsi lungo la SS 195 al fine di promuovere una nuova connotazione urbana al fronte edificato (…) il progetto dovrà inoltre salvaguardare l’uliveto esistente e le visuali verso il mare dalla ex SS 195”.
Come potrete notare, la battigia marina dista dalla SS 195 ben 340 metri, ove potrebbero essere realizzate nuove volumetrie. Anche questo era “sfuggito” a Peppo Biggio, cui ricordiamo che, a prescindere dalla comune titolarità dei due terreni, l’istituto dell’asservimento urbanistico di un fondo astrattamente serve proprio ad accrescere la potenzialità edilizia di un altro fondo, sfruttando in tutto o in parte la cubatura ancora esprimibile dal primo e che per reciproca prossimità deve essere intesa una effettiva e significativa vicinanza, che tuttavia non implica necessariamente che gli immobili siano tra loro confinanti.
Intanto il gruppo social Poggini per Poggio ha scelto di impedire a chiunque di smentire le palesi corbellerie che tenta di divulgare, bloccando l’accesso. Segno della consapevolezza della lunga serie di gaffes compiute.
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